DAD

Esatto, il senso è questo!

La voglia di imparare e accrescere la propria cultura personale penso che sia il motore di una buona didattica in presenza o a distanza. Gli insegnamenti sono sognificativi quando dall'altro lato troviamo la voglia di apprendere. Di questi tempi, che nessuno immaginava mai, e nel nostro contesto di persone adulte e navigate, qualunque sia la didattica se fatta bene apporta un contributo migliorativo. Per restare in tema con il post, ben venga la DAD o meglio ancora la DID come integrazione e supporto alla didattica in presenza che mai dovrebbe mancare.

Grazie per la sua testimonianza, Dario. Per quanto mi concerne, sono sempre stato contrario alla DAD. Tuttavia, debbo dire che, a valle della prima esperienza fatta nel 2020 nel mio corso (200 in aula virtuale) , non le demonizzo affatto. Così si espresse, sorprendentemente, il 70% degli iscritti al corso. Ci sono i pro e i contro, che non sto qui ad elencare, ma cito solo due punti: 1-con la dad si e' tutti in <prima fila>.

2-Tocca a noi, docenti e studenti, amplificare gli aspetti positivi e contenere quelli negativi, fermo restando il minimo comun denominatore che accomuna lezioni a distanza e in presenza: impegnarsi per crescere.

Personalmente preferisco sempre corsi in presenza e ritengo che la giusta attenzione sia prerogativa necessaria. Da un corso in presenza oltre a ricevere gli insegnamenti programmati e definiti viene trasferito all'allievo la conoscenza personale che solo un docente può offrire ed in maniera contestuale l'appartenenza ad un gruppo rende la lezione ancora più viva. Certamente io sono nuovo e poco pratico di un contesto "a distanza" come molti ma ritengo nella fattispecie che il corso è gestito in maniera attenta ed impeccabile.