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Parco archeologico di Pompei - Parco archeologico di Longola1.jpg

VISITA GUIDATA GRATUITA

Tra natura ed Archeologia: Passeggiata mattutina alla scoperta del territorio del fiume Sarno

Data

8 maggio 2022

Luogo

Parco Archeologico di Longola

con il patrocinio di
Rotary Poggiomarino.jpg

L'evento è organizzato con il Rotary Vesuvio Est, la cui presidente UNI IN STRADA ringrazia. La visita, notevole per ambientazione e per il retaggio storico e culturale, si giova del racconto esclusivo dell'archeologo Salvatore Ciro Nappo. 

Visita guidata al Parco Archeologico Naturalistico di Longola

Nel novembre 2000, durante degli scavi per la realizzazione di uno dei depuratori delle acque del fiume Sarno, affiorarono a Poggiomarino, in località Longola, a confine tra Sarno e San Valentino torio, dei reperti archeologici che indussero i responsabili dei lavori ad informarne la Soprintendenza Archeologica di Pompei, oggi Parco Archeologico di Pompei, diretta dal dott. Piero Giovanni Guzzo.

Già i primi screening nel sito da parte degli archeologi provocarono il blocco delle ruspe poichè era affiorata una realtà eccezionale, che fin da subito segnalava una delle scoperte più importanti degli ultimi cinquant'anni. 

Gli scavi sono proseguiti, quindi, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Caterina Cicirelli della Soprintendenza Archeologica di Pompei e della prof.ssa Claude Albore Livadie dell'Istituto nazionale delle Ricerche (CNRS Parigi), che ha coordinato un gruppo di ricerca multidisciplinare col fine di migliorare l'inquadramento paleo-ambientale del sito e ricostruire il modello insediativo.

Con il loro intervento si sono recuperate informazioni fondamentali per la conoscenza e la comprensione di una parte del nostro passato e si è potuti giungere ad una scoperta clamorosa: nei 1600 mq sondati, profondi 4 metri, è stato ritrovato parte di un villaggio perifluviale risalente al II millennio a.C. che rappresenta un caso eccezionale nell'ambito della protostoria europea. Gli elementi che rendono eccezionale la scoperta sono diversi e legati non solo alle caratteristiche ed alla tipologia dell'insediamento, ma anche all'area in cui esso si trova in quanto il sito potrebbe essere l'antesignano delle città di Pompei e di Nuceria, che sorgevano proprio in quel momento storico.
Nel novembre 2000, durante degli scavi per la realizzazione di uno dei depuratori delle acque del fiume Sarno, affiorarono a Poggiomarino, in località Longola, a confine tra Sarno e San Valentino torio, dei reperti archeologici che indussero i responsabili dei lavori ad informarne la Soprintendenza Archeologica di Pompei, oggi Parco Archeologico di Pompei, diretta dal dott. Piero Giovanni Guzzo.

Già i primi screening nel sito da parte degli archeologi provocarono il blocco delle ruspe poichè era affiorata una realtà eccezionale, che fin da subito segnalava una delle scoperte più importanti degli ultimi cinquant'anni. Gli scavi sono proseguiti, quindi, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Caterina Cicirelli della Soprintendenza Archeologica di Pompei e della prof.ssa Claude Albore Livadie dell'Istituto nazionale delle Ricerche (CNRS Parigi), che ha coordinato un gruppo di ricerca multidisciplinare col fine di migliorare l'inquadramento paleo-ambientale del sito e ricostruire il modello insediativo.